Nuova immagine e nuovo team commerciale per la OP Monte

Le maggiori rese di kiwi ottenute nella Regione Calabria per la stagione 2017/18 non sono riuscite a compensare il calo nazionale che, secondo dati CSO, sarebbe del 33%. La Calabria rappresenta, infatti, solo un 15-20% del totale e non è in grado di spostare le stime al rialzo o al ribasso. La OP Monte di Polistena (RC) ha deciso di acquisire il kiwi di migliore qualità pagando prezzi più alti, con ciò sperando di fare la differenza; nei calibri maggiori le quotazioni sono soddisfacenti, discorso non speculare per le altre pezzature, quelle minori.

Per il dipartimento commerciale della OP calabrese, il 2017 è stato anche anno di cambiamenti e novità, con la new entry di Vincenzo Sorace alla carica di direttore commerciale e di Ninni Messina a quella di responsabile marketing.

“Nella scorsa primavera, in concomitanza all’interruzione del rapporto lavorativo del precedente responsabile, pur se in modo repentino con il termine dei miei studi universitari da circa un anno – commenta Vincenzo – mi è stata offerta la posizione. Inutile dire quanto fossi sorpreso, dalla nuova opportunità, conoscendo l’onere dell’incarico. Onere che, trascorso ormai quasi un anno, posso consapevolmente confermare”.

Ninni Messina e Vincenzo Sorace.

“Respiro l’aria della OP fin dall’infanzia – continua Vincenzo – ma allo stesso tempo mai avrei pensato di arrivare così giovane a un tale impegno e di avere un cambiamento così drastico nelle abitudini quotidiane. Cerco di approcciarmi all’incarico con la massima umiltà, confidando anche nell’esperienza e nei consigli dei miei colleghi ormai presenti nella nostra OP da diversi anni. Inoltre, per cominciare a farmi le ossa, ritengo di essere capitato nella migliore stagione del kiwi: infatti partendo da una disponibilità di prodotto limitata, risulta maggiormente agile rapportarmi con la clientela dal punto di vista contrattuale”.

Con l’arrivo del nuovo management, per la OP Monte arriva anche un nuovo logo e un relativo nuovo packaging. “Ma soprattutto – sottolinea Vincenzo – abbiamo provato a sviluppare e stiamo continuando a realizzare migliori sinergie tra esigenze dei clienti, in termini di qualità esterna e interna del kiwi, e disponibilità del nostro magazzino al fine di ottimizzare rimanenze e scarti”.

Nuovo marchio OP Monte

Facendo un punto sulle fasi iniziali della campagna 2017/18 del kiwi e distinguendo due specifici momenti (acquisti e vendite), Vincenzo dichiara: “Le avversità climatiche registrate durante la fioritura hanno determinato la mancanza di prodotto e ciò ha fatto sì che in campagna si registrasse un aumento dei prezzi smisurato, rispetto alle precedenti stagioni. Questo incremento è stato parzialmente adeguato nella fase iniziale delle vendite, mentre adesso, col subentrare di offerte da parte di altri operatori e Paesi – nostri competitor, che sempre maggiormente stanno innalzando il loro livello qualitativo – si segnalano maggiori rallentamenti, in ambito europeo, soprattutto”.

Da circa quattro anni, le destinazioni principali della OP Monte sono rappresentate dai Paesi asiatici e, in minima parte, dagli USA. “Rispetto ad altre stagioni, quest’anno c’è stato uno sprint nell’export destinato al mercato statunitense. Ma l’Asia – Cina, Taiwan e Singapore – rimane sempre il nostro obiettivo costante, ed è sempre più in fase di consolidamento. Non risulta semplice e automatico far comprendere ai nostri partner commerciali che in questa stagione il kiwi costa di più, nonostante qualche ribasso dopo le quotazioni iniziali. Quest’anno, tra l’altro, soddisfacenti riscontri commerciali stiamo conseguendo sul fronte dell’export di volumi di kiwi biologici su lunghe destinazioni, oltre che sulle consuete tratte europee; infatti, dopo piccoli assaggi, questa stagione stiamo spedendo interi container di prodotto esclusivamente biologico verso Taiwan”.

“Quello che ho potuto comprendere in questa campagna, meglio che in passato, è che come sono esigenti quelli asiatici non lo sono gli altri mercati – sottolinea Vincenzo – in termini di richiesta di forma regolare, colore chiaro, e naturalmente durezza del kiwi”.

Altra novità da segnalare per quest’anno è che, attraverso partner commerciali, la OP Monte ha spedito i primi container di kiwi in Sud America, nello specifico Brasile e Argentina, “mercati con cui non eravamo più abituati a confrontarci”.

Australia, nuovo mercato. “Grazie alle accurate selezione effettuate oltre che in campagna anche in magazzino, abbiamo spedito alcuni container di kiwi giallo oltre che di verde e, stando ai prezzi proposti, ci sono state richieste ulteriori spedizioni”. In relazione a quanto pubblicato sul commercio a rischio dei kiwi italiani in Australia (cfr. FreshPlaza del 06/12/2017), Vincenzo non riporta alcun problema di sorta, finora, se non la richiesta della certificazione GlobalGAP e di analisi specifiche da parte del partner australiano. “Inoltre, mi è stato riferito che il prodotto si sta vendendo con rapidità”.